Se stai affrontando l’acquisto di una casa, che sia la tua prima esperienza o siano trascorsi alcuni anni dall’ultimo acquisto, ti renderai conto dell’importanza delle certificazioni richieste prima di procedere all’acquisto.
Potresti sentire parlare di acronimi come APE (Attestato di Prestazione Energetica), relazione tecnica integrata, calcolo dell’imposta di registro e di molti altri termini burocratici che potrebbero risultare complessi da comprendere appieno.
Quando scegli Eusebi Case per la tua compravendita immobiliare, non esageriamo quando diciamo di offrire consulenza completa. In questa pagina, troverai tutte le informazioni necessarie sulla documentazione richiesta per garantire un processo di acquisto senza intoppi.
Relazione tecnica integrata
Uno degli errori più comuni commessi dai potenziali acquirenti è sottovalutare l’importanza della “relazione tecnica integrata.”
La relazione tecnica integrata non è altro che un documento che certifica l’immobile in vendita e conferma che non vi sono modifiche non autorizzate che richiedono una successiva regolarizzazione.
Ma perché dovresti porre particolare attenzione a questo documento?
In Italia, ben l’80% degli immobili presenta abusi edilizi, cioè interventi edilizi effettuati senza le necessarie autorizzazioni o non dichiarati all’ufficio tecnico di competenza.
L’acquirente di un immobile eredita non solo la proprietà, ma anche la responsabilità per eventuali abusi edilizi, che possono comportare sanzioni finanziarie significative.
Da Eusebi Case, consigliamo vivamente a tutti i nostri clienti di richiedere questa importante relazione, in quanto essa costituisce un’efficace protezione per l’acquirente. La relazione tecnica integrata assicura che la proprietà sia completamente conforme alle normative vigenti. Nel caso in cui il venditore avesse realizzato modifiche non autorizzate, sarà suo compito regolarizzarle a sue spese.
I tempi per ottenere una relazione tecnica integrata possono variare, ma solitamente il processo è relativamente breve. Un immobile privo di abusi rappresenta un vantaggio sia per l’acquirente che per il venditore, poiché consente una procedura di compravendita più rapida e senza ostacoli, garantendo la tranquillità di entrambe le parti e riducendo il rischio di denunce e richieste di risarcimento danni.
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Attestato di prestazione energetica (APE)
Attestato di Prestazione Energetica (APE): Guida e Obblighi
L’Attestato di Prestazione Energetica, noto come APE, è un documento introdotto con il decreto 63/2013, che gioca un ruolo fondamentale nell’attestare le caratteristiche energetiche del tuo immobile.
La valutazione energetica dell’immobile è espressa all’interno di una scala numerica che va da A a G, a seconda della sua efficienza energetica. Il livello A rappresenta l’obiettivo da raggiungere, indicando che l’immobile è altamente efficiente dal punto di vista energetico.
La classe energetica dell’edificio è direttamente correlata alla dispersione energetica e al risparmio annuale sui consumi. In pratica, quanto più alta è la classe energetica, tanto maggiore è il risparmio energetico e, di conseguenza, tanto più elevato sarà il valore dell’immobile.
Inoltre, la legge 90/2013 stabilisce che è obbligatorio fornire l’APE al momento della vendita di qualsiasi tipo di immobile residenziale o commerciale. Questo documento ha una validità decennale.
Ecco alcuni dei casi in cui l’Attestato di Prestazione Energetica è obbligatorio:
Compravendita: Nell’atto di vendita, è obbligatorio specificare la presenza di questo documento e che l’acquirente lo ha ricevuto (ai sensi della legge 192/05).
Locazione: Anche in caso di locazione, è fondamentale indicare che sono state fornite tutte le informazioni relative alle prestazioni energetiche dell’immobile. Sebbene non sia necessario allegare l’APE al contratto, è importante attestarne la disponibilità, poiché potrebbe essere richiesto durante la contrattazione.
Nuove Costruzioni: Le nuove costruzioni devono obbligatoriamente essere corredate dell’Attestato di Prestazione Energetica, garantendo la conformità all’attuale normativa. Ciò offre ai potenziali acquirenti una maggiore sicurezza riguardo al consumo energetico dell’immobile.
Interventi sulle Strutture: L’APE deve essere aggiornato o riscritto in caso di interventi che interessino più del 25% dell’intera struttura o comportino costruzioni e demolizioni. In caso di ristrutturazioni significative, è richiesta anche la presentazione di un Attestato di Qualificazione Energetica, utile per verificare la conformità dell’edificio alle normative energetiche al termine dei lavori.
Donazione di Immobili: Se si effettua una donazione a titolo gratuito di un immobile, l’Attestato di Prestazione Energetica non è obbligatorio, ma può essere consigliabile fornirlo.
Chi può redigere un APE?
L’Attestato di Prestazione Energetica deve essere redatto da un tecnico qualificato e indipendente con competenze nella progettazione di immobili e impianti. Questo professionista può essere un architetto, un geometra o un ingegnere, e viene comunemente denominato “certificatore energetico.”
Imposta di registro
L’imposta di registro nella compravendita è una tassa che deve essere pagata in Italia quando si acquista un immobile, come una casa o un terreno. Questa imposta è uno dei principali costi associati all’acquisto di una proprietà immobiliare e viene calcolata in base al prezzo di acquisto dichiarato nell’atto di compravendita.
Ecco come funziona l’imposta di registro nella compravendita immobiliare:
- Aliquota: L’aliquota dell’imposta di registro può variare a seconda di diversi fattori, tra cui la tipologia dell’immobile (ad esempio, se si tratta di una residenza principale o secondaria, terreno edificabile o altro), la regione in cui si trova l’immobile e il valore dell’acquisto. Le aliquote possono essere diverse per l’acquisto di una prima casa rispetto a un’altra proprietà.
- Calcolo: L’imposta di registro viene calcolata applicando l’aliquota al prezzo di acquisto dichiarato nell’atto notarile. È importante notare che in Italia spesso il prezzo dichiarato è diverso dal prezzo effettivo di acquisto, e l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli per garantire la correttezza delle dichiarazioni.
- Prima Casa: Per la prima casa, solitamente si applica un’aliquota ridotta rispetto alle seconde case o alle proprietà commerciali. Questo incentiva l’acquisto di abitazioni principali.
- Registrazione: L’atto di compravendita deve essere registrato presso l’Ufficio del Registro. L’imposta di registro deve essere pagata prima della registrazione dell’atto.
- Esenzioni e Agevolazioni: In alcune circostanze, potrebbero essere previste esenzioni o agevolazioni fiscali. Ad esempio, potrebbero esistere agevolazioni per l’acquisto di immobili in determinate zone geografiche o per determinate categorie di acquirenti, come i giovani coppie.
È importante notare che l’imposta di registro rappresenta solo una parte dei costi associati all’acquisto di un immobile in Italia. Altri costi includono le spese notarili, le imposte ipotecarie e catastali, le commissioni dell’agenzia immobiliare, nonché le eventuali spese legali.
Per ottenere informazioni precise sull’imposta di registro in una transazione specifica, è consigliabile consultare un notaio o un professionista fiscale che può fornire una valutazione dettagliata dei costi e delle imposte associati all’acquisto dell’immobile desiderato.